Thursday 24 April 2008

Sea Message / Messaggio Via Mare

Today I woke up feeling that aftertaste of sadness, of melancholy that engulfs all those who for one reason or another, they can only remember and evoke their native land in their heart and not without a good dose of pain.

It always happens to me during this period of the year. Maybe because yesterday I woke up with the sea’s scent that was slowly changing in its summer odour. Maybe because yesterday I went to the sea for an hour or so even if at the end of it I was freezing cold. Maybe because in these days I felt again that strong desire that gets me from deep inside my being and drives me to the sea without any possibility of asking why. I have to go and that’s it. It is as if my mental health, my soul’s peace depends on that very act.

It is like a call coming from that far away land and of that sea that upholds it which travels all the distance to deposit on the sand a few meters away from my home, a message of an immeasurable love that knows no end.



Oggi mi sono svegliata con quel retrogusto di tristezza, di malinconia di chi la sua terra nativa per una ragione od un’altra, la può solo ricordare e rievocare nel cuore e non con senza una sana dose di dolore.

Mi succede sempre di questi tempi. Forse perché ieri mi sono svegliata con l’odore del mare che piano piano virava verso il suo profumo estivo. Forse perché ieri sono andata al mare per un’oretta pur alla fine morire di freddo. Forse perché in questi giorni ho risentito quel forte desidero che mi nasce dalle viscere che mi spinge ad andare al mare senza ma o perché. Non guardo in faccia a nessuno. Ci devo andare è basta. E’ come né valesse della mia salute mentale, della pace nella mia anima.

E’ come un richiamo di quella terra lontana, di quel mare che la avvolge, che attraversa tutta la distanza per depositare sulla sabbia a poche centinaia di metri da casa mia un messaggio di un amore immenso che non conosce fine.

8 comments:

Anonymous said...

Il mare è un richiamo a cui io stessa non so rinunciare... e mi sovviene un viaggio ad Ostia e 3 amiche in un ristorante messicano.
Ostia... ripenso sempre a quella sera.

Un abbraccio

Ssn

Acquafortis said...

Galeotta fu quella sera!

Anonymous said...

ciao bellezza...guarda è un caso che anche Lei abbia postato oggi...ed è un caso che io sia qui...ma Tu lo sai, è il richiamo del mare
Ndt

Anonymous said...

E' strano come nulla ci impedisca di realizzare ciò che vogliamo e tutto ci appaia insormontabile. Ma il mare rievoca orizzonti e infinità, infinite possibilità... mai tirare i remi in barca, anche se talune volte è necessario lascirsi andare alla corrente...
Buon viaggio
Gael

Acquafortis said...

@Ndt: se ho capito chi sei allora so che il richiamo del mare sai perfettamente cosa è.
@Gael: forse il mare per me significa libertà ma allo stesso tempo appartenenza.

Anonymous said...

L'una cosa non esclude l'altra, ma anzi ne risalta i valori. L'importante è che l'una non svilisca l'altra, che tutto sia in divenire, che segua il nostro corso di esperienza e di vita.
Basta sto filosofeggiando troppo.
La prossima volta spero di ironizzare un pò....
Un bacio
Gael

Anonymous said...

è difficile lasciare un segno senza rovinare le tue profondità.. ti dico solo che forse bisogna lasciarsi andare al richiamo.. un abbraccio

Acquafortis said...

@ Zorba: E quanto è bello quel lasciarsi andare...E' sempre un'emozione indescrivibile ogni primo tuffo dell'anno.